Questa è una delle domande che mi fate spesso, quindi meglio fare un post che sia fruibile a tutti, che vi dia dei punti di riferimento e di riflessione. Per questo motivo preferisco passare in rassegna i punti basilari da cui partire, che hanno un’estrema importanza per farvi spendere bene i vostri soldi.
Quanto costa?
Sottomanto e manto hanno una forbice di acquisto tra i 10 e i 18 euro ivati al quintale, rimango sul vago visto che dipende molto dalla Ditta fornitrice e anche dal packaging utilizzato. Solitamente i sacchi sono da 25 kg e un bancale ne contiene una settantina. Per prendere visione di alcune Ditte presenti sul mercato leggiti questo post “la terra rossa, questa sconosciuta…”. E’ possibile risparmiare comprando i cosiddetti big bag (sacconi giganti con all’interno terra sfusa, ma vale solo per il sottomanto) che però sono più “difficili” da trattare in fase di stoccaggio, necessitano infatti di accorgimenti atti a mantenere inalterato il prodotto al loro interno.
Quanto sottomanto e quanto manto mi serve effettivamente?
Premessa: il sottomanto è la terra che compone la superficie del campo, mentre il manto si usa sia per “abbellirlo” sia per renderlo più “scivoloso”, che rimane una delle caratteristiche principe del campo in terra rossa.
Nel caso di manutenzione straordinaria, quindi prevedendo la rottura della “crosta” e non una semplice “grattatina” superficiale, solitamente io preventivo l’uso di circa 60 sacchi da 25 kg di sottomanto (un bancale ne tiene 70), mentre di manto finale ne utilizzo circa 12 sacchi da 25 kg ad inizio stagione, ma che possono arrivare a 40 sacchi prima che il campo venga dismesso nel mese di ottobre e questo perché i miei campi sono ubicati in una zona ventosa. Moltiplicate queste quantità per il numero di campi che avete e soprattutto in base al vostro ciclo di rotazione per le manutenzioni straordinarie invasive. Molti Circoli, infatti, preferiscono “mettere le mani” sul campo in modo “pesante” ogni due o tre anni.
Che marca di terra rossa comprare?
In realtà la domanda che mi fate è: “Max, ma che terra rossa usi?” Questo perchè state sondando se è la stessa che usate voi, ma non sempre le terre coincidono e non è un problema!!! Personalmente penso che se un Circolo si trova bene con un prodotto o se quel prodotto sono anni che lo utilizza con soddisfazione, allora è inutile e sterile iniziare a parlare di un’Azienda produttrice rispetto ad un’altra, non vi spingerò mai ad acquistare un prodotto screditandone un altro. La stessa cosa vale al contrario: pensare che la vostra terra sia la migliore e che gli “altri” usino una terra qualitativamente meno valida è una cavolata, siate umili che è meglio, confrontatevi con altre realtà sportive e sentite le loro opinioni che non guasta mai. Se avete dubbi sul prodotto che state usando, solo allora il discorso cambia ma posso tranquillamente mettere la mano sul fuoco che nessuno di voi ha la minima intenzione di sostituire il proprio fornitore di terra con uno nuovo. Per chi non lo avesse ancora letto, per la cronaca, io uso Terre Davis dal 2000.
Quando comprarla?
Cercate di programmarne l’acquisto alcuni mesi prima del suo effettivo utilizzo. Tutti vogliono la terra presso il proprio Circolo più o meno tra marzo e maggio, i mesi topici per le manutenzioni dei piccoli e medi Circoli, ma ovviamente qualcuno non verrà accontentato e questo è un problema, soprattutto se avete concordato con la Ditta del rifacimento campi una data che poi se salta è un casino.
Riesco a stoccarla nel tempo?
Si, se lo fate nel modo opportuno. Sui propri bancali, coperta da un ulteriore telo, meglio se non trasparente, la terra può mantenere le proprie caratteristiche invariate nel tempo. In vent’anni di esperienza non ho mai gettato un sacco perché ritenuto “vecchio”. Ne ho però scartati di tenuti veramente male ma solo per mia negligenza.
In definitiva quanta devo quindi comprarne?
Attenzione: esiste un nesso diretto tra acquisto della terra ed il suo trasporto. In modo semplicistico posso dire che se io compro 3 o 6 bancali di terra, le spese di trasporto purtroppo si equivalgono perchè il camion da usare è sempre lo stesso, se invece aggiungo anche un rimorchio le cose cambiano. Meglio quindi sedersi un attimo e fare due conti per “spuntare” il miglior rapporto trasporto/bancali. A seguire un riassunto molto pratico:
- “Solo camion”: capacità di trasporto massima di 8 bancali;
- “Camion con rimorchio”: capacità di trasporto massima di 16 bancali;
Quando compro la terra sfrutto sempre la massima portata del mezzo, quindi 8 o 16 bancali, in questo modo ho il miglior rapporto di spesa/trasporto. Tieni presente che se acquisto da 1 a 8 bancali (“Solo camion”) il trasporto mi costa circa 550 euro ivato, mentre se ne acquisto da 9 a 16 bancali (“Camion con rimorchio”) lo stesso trasporto mi costa 750 euro ivato, un risparmio non da poco.
Il costo per il trasporto a livello spannometrico si può calcolare attorno ai 1,80/ 2,00 euro al km + iva, ma dipende da tantissimi fattori, quindi chiedetelo apertamente prima di sbilanciarvi con un acquisto mi raccomando!!! N.B. Specificate in fase di acquisto se avete la necessità di farvi scaricare il prodotto in una zona precisa del Circolo perchè un conto è scaricarla con la gru e un conto è avere la necessità di un muletto per poi raggiungere la zona di stiva.
Concludo con qualche prezzo
Meglio salutarci con qualcosa di tangibile, il prezzo della terra che io uso è il seguente per questa annata (2019), ma non varia molto di anno in anno:
- Il sottomanto mi costa: € 14,60 ivati al quintale, pari a € 256,00 ivati al bancale (70 sacchi da 25 kg).
- Il manto finale mi costa: € 17,60 ivati al quintale, pari a€ 307,00 ivati al bancale (70 sacchi da 25kg).
- Big bag sottomanto: € 12,60 ivati al quintale
- Big bag manto: non esiste
Pagamento alla consegna % 5 di sconto sul materiale ma non sul trasporto.
E per non farmi mancare nulla inizio a sperimentare anche la versione “podcast” di tennisMYSELF
Spero di essere stato utile, come sempre un salutone a tutti.
Massimiliano Saggia